
Manuel Cicchetti
Tempo intermedio
Photography
2022, Hardcover, Italian
26x26 cm, 215 pages
ISBN: 9788831363587
€ 45,00 - New releases
Tempo intermedio è il racconto per immagini di una trasformazione irreversibile, quella dei luoghi simbolo del progresso e della fortuna economica, oggi messi in discussione dalla crisi globale. Il progetto nasce dalla consapevolezza che siamo all’inizio di un percorso che cambierà l’ambiente, l’energia, la società, il lavoro e molto altro. Un cammino che, per la prima volta, non abbiamo deciso in autonomia ma che ci viene imposto dalla natura, della quale ci siamo collettivamente dimenticati di far parte.
«L’intento di questo approfondito reportage, attraverso l’ambiente, il digitale, il panorama lavorativo, il retail, i trasporti e la comunicazione, è quello di raccontare per immagini i tratti salienti di una trasformazione irreversibile... ...Ed ecco che il suo tempo intermedio - il vero centro vibrante del progetto - rivela la sua natura intangibile, mostrandosi come un tempo sospeso. Un tempo che, una volta catturato, non vuole sottrarsi alla sua stessa vita e che ci chiede di essere guardato e compreso per quello che effettivamente è.» — Denis Curti
«Guardo le foto di Manuel e penso allo sguardo di un alieno che giunto sulla terra disabitata cerca di ricostruire la nostra vita quotidiana usando ciò che gli abbiamo lasciato. Un archeologo intergalattico, affascinato dai nostri centri commerciali, i silos, i parcheggi, le gru, i container. Questo gli stiamo lasciando. Questo siamo noi, spiaccia o meno dirlo.» — Gianni Biondillo
«E qui sta, a parer mio, il principale contributo del progetto fotografico di Manuel Cicchetti: le immagini crude che ha realizzato con ammirevole passione obbligano l’economista, e non solo, a togliere il velo dell’ignoranza e a vedere le ferite inferte ai nostri territori, seguendo decisioni economiche tanto razionali ma poco emotive.» — Veronica Polin
Manuel Cicchetti
Nei primi anni ‘90 opera in ambito musicale realizzando copertine per BMG, EMI e CNI. Lavora come fotografo di scena per importanti teatri come il Regio di Torino, e con orchestre e compagnie quali i Pomeriggi Musicali e la Compagnia dell’Opera Buffa. Nel 1999 realizza per Cantieri d’Arte Internazionali di Montepulciano la scenografia e la sua prima regia teatrale con l’opera “On the high wire” di Philippe Petit e nel 2001 mette in scena a Milano - per il festival Suoni e Visioni - “Orfeo a fumetti” con testi e disegni di Dino Buzzati e le musiche di Filippo del Corno. Fonda assieme a Lorenzo Ferrero, Angelo Miotto e Jacopo Barigazzi il gruppo di lavoro Hdemia per sviluppare la cultura giovanile in Italia. Da questa esperienza nasce l’idea di Officium, società che si occupa di eventi come La Festa della Musica di Milano, il WOMAD festival itinerante ideato da Peter Gabriel, l’inaugurazione dei Mondiali di Sci del Sestriere. Viene chiamato come creativo con J.Walter Thompson, Inferenzia, Fullsix, Reply, Weber Shandwinck, Hill+Knolton, Young & Rubicam.
Dal 2015 iniziano le produzioni editoriali dei suoi lavori. Il primo libro pubblicato da Touring Club Italiano è Monocrome, camminando tra le Dolomiti d’Ampezzo realizzato in quattro anni di camminate nel Parco. La plasticità scultorea e magnifica della natura che supera la concezione materiale e consumistica del bello viene raccontata con un utilizzo del bianco e nero e con luci fortemente teatrali che derivano dalla sua precedente esperienza professionale. Al libro si accompagna una mostra itinerante iniziata al Museo Rimoldi di Cortina d’Ampezzo. Ogni fotografia è abbinata ad un paesaggio ampezzano dipinto da grandi Maestri della pittura italiana tra cui Sironi, De Chirico, De Pisis. Nel 2018 gli stessi paesaggi di Monocrome subiscono la devastazione di Vaia. In poche ore una terribile tempesta di vento e acqua rovescia le foreste scagliando a terra milioni di alberi. Vaia lascia un paesaggio buio e desolato e la testimonianza fotografica nei luoghi colpiti diventa il secondo prodotto editoriale pubblicato da TMC dal titolo Vaia, viaggio consapevole dentro un disastro. Le immagini ritraggono gli alberi ormai caduti, ma il lavoro va oltre. Viene affidato al giornalista Angelo Miotto il compito di immaginare l’ultimo pensiero degli alberi prima del loro schianto. Il volume recensito dalla stampa come una “Spoon River dei nostri boschi” diventa anche una mostra immersiva con immagini in grandissimo formato di oltre 6 metri di larghezza con musica e testi recitati. È scelta dal Ministero dell’Ambiente per All4Climate 2021 e allestita a Belluno per il Festival Oltre le Vette, a Milano sulle cancellate esterne dei Giardini Palestro per il Museo di Scienze Naturali, a Genova a Palazzo Ducale, Bergamo per i Maestri del Paesaggio e in molti altri luoghi in Italia. Dal 2018 inizia il viaggio fotografico itinerante in tutto il territorio italiano per la realizzazione di Tempo Intermedio.
Franco Zecchin
Euro Rotelli
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